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PETALI ROSSI DI PAPAVERO

26/27 Aprile 2011

PETALI ROSSI DI PAPAVERO

Sole all’orizzonte, capelli che si muovono con il vento, cambiamento nell’aria, giochi strategici che speri non si avverino mai.

Rumore di dita che battono parole, che creano e cercano di trasformare idee in categorie concettuali pratiche, visualizzabili, realizzabili.. report che iniziano a prendere forma, pensieri, sorrisi e profumo di caffè.

Li guardo di soppiatto: Mery e la sua energia che anche se lei dice sia momentaneamente scomparsa ci riempie e ci permette di rimanere attaccati alla realtà politica/attuale di questa maledetta e meravigliosa parte di mondo. Marina e la sua bellezza e forza di donna e mamma, semplice e profonda, imperfettamente lei..piena di colori e vita. Giorgio e i suoi capelli ricciolini, i suoi occhi verdi che fanno click come le sue foto, dolce e accogliente, con quel suo accento romano che da un tocco in più. Davide e i suoi occhi infiniti, il suo mondo interiore che si immerge in liriche e libri, di sogni e profumi d’oriente.

Sono belli, loro forse non lo sanno, ma per me sono degli eroi.

Gente comune, che segue e cerca di realizzare e allacciare, trovare i pezzi e i colori giusti per continuare questo dipinto umano. Lo fanno in modo comunitario, tra le note di canzoni e il rumore dei taxi gialli Palestinesi, tra una separation barrier e un progetto da scrivere.

Sogni, stelle, occhi scuri che ti scrutano.

Anti antisemitismo al contrario tra Ebrei Israeliani e quelli che risiedono all’estero, un cane che si morde la coda all’infinito.

Bimbi, ragazzi.. la nuova generazione che è il futuro, che necessita di incontrarsi e comunicare, di gridare e esplicitare il proprio potenziale.

Incontro, scoperta, dialogo.. vicini di casa senza mai essersi conosciuti, indottrinati di come e perché e cresciuti come nemici.

L’agricoltura come strumento per riscattare la propria terra.. ma senza dialogo la terra muore.

Allora mi immagino che i petali di questi papaveri rossi che adesso sono il panorama predominate di queste dolce colline palestinesi vengano trasportati dal vento.. su per queste curve di roccia e natura dove dominano i settlement, un segno naturale e semplice che la divisione è un costrutto umano che non può perdurare per sempre.

E di fatti sembra che anche Hamas e Fatah abbiano incontrato questi petali rossi.. e un accordo storico è stato oggi segnato al Cairo. Elezioni generali entro un anno e un accordo su tutti i punti che dovrebbe portare le due fazioni ad incontrarsi in Egitto nei prossimi giorni e firmare un formal agreement. Per oggi lasciamo splendere il sole, consapevoli che le implicazioni di questa decisione potrebbero fare arrivare nuove nuvole all’orizzonte.

Il sole ritorna sempre dopo una tempesta, sorrisi che ritornano a regnare i questa danza di vita.

Ritrovi e partenze, amicizie che si riscoprono e si sentono più forti con la lontananza. Cuore che batte.. la tua barba che risplende e che vorrei accarezzare qui, i tuoi occhi cristallini e trasparenti in cui mi vorrei immergere per sempre, ti abbraccio Riccardo, ti stringo forte dolce uomo e compagno di strada, consapevole che tutti i mattoncini che abbiamo costruito un giorno diventeranno una bellissima capanna al sapore di fieno.

“ Baffi che si illuminano

tetti rossi

vicini

così vicini

rumore di

passi

ulivi atavici

solo

loro

protagonisti

della storia.

Credeteci

apritevi

spalancate

le ali vostre,

grida

gioiose

piene

di fragole

e

caffè.

Vicino

di

una terra

rossa

che

batte,

prendimi

la

mano

ricuci

questa ferita

eterna

per una

nuova

rinascita”

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